Colle di San Matteo al Castello
L'area del colle di San Matteo è sottoposta a vincolo archeologico ed è stata individuata nel Piano Territoriale di Coordinamento della Regione Veneto tra gli ambiti per l'istituzione di parchi regionali archeologici. Nell'area infatti ci sono i resti di una costruzione a carattere difensivo di età medievale.
Si legge nel Piano Regionale la seguente descrizione:
"Nella zona più elevata del colle si conserva in vista, anche se per pochi tratti, parte di una
poderosa struttura (mastio), mentre una vasta aerea a quota più bassa è compresa entro una cinta
muraria ancora emergente.
E’ possibile prevedere di riportare in luce le strutture conservate con opportune campagne di
scavo, restituendo connotazioni precise, sotto il profilo storico e cronologico, alla costruzione,
che dovette precedere nel tempo il castello Scaligero edificato a quota più bassa sullo stesso
versante collinare.
Alla più antica struttura difensiva va probabilmente connessa la chiesetta di San Matteo, situata
appunto presso la sommità del colle, in una zona immediatamente adiacente a quella del supposto
mastio.
Un opportuno restauro e qualche indagine archeologica consentirebbero una lettura organica e
una corretta funzione anche di questa struttura, che si inserisce con i resti del più antico castello,
in un paesaggio collinare la cui valenza ambientale va senz’altro tutelata.
Superficie: ha 2,5992".
Nella foto si vede la cima del colle, dove ci sono i resti emergenti, attualmente completamente sommersi da un groviglio di rovi.