lunedì, marzo 12, 2007

Villa Montanari-Carlotto in via Busa




Entrando ad Arzignano da Montecchio Maggiore, passato il "ponte della Marelli", si osserva sulla destra un'ampia area agricola rimasta pressoché intatta. Si tratta del complesso agricolo di Villa Montanari-Carlotto, conosciuta anche come Villa La Busa, perchè i campi si trovano in un'area leggermente depressa rispetto ai campi sovrastanti più a nord. Al centro della busa si trova la villa, ricostruita tra il 1676 e il 1704 sui resti di un ancora più antico complesso rurale risalente al 1400. La tenuta presenta seminativi e prati temporanei, circondati da fossi che provvedevano all'irrigazione per sommersione dei campi e dei prati, accompagnati da filari di gelsi e qua e là da pioppi maestosi, di cui rimane qualche traccia nei pochi esemplari rimasti. E' un esempio di paesaggio rurale "nobiliare", legato cioè alla presenza di una ricca famiglia possidente che faceva coltivare la terra raccogliendo tutte le attività agricole negli edifici adiacenti alla villa: la corte con il porticato rustico su due lati, la torre colombara, l'abitazione dei signori, le stalle e gli annessi per le diverse operazioni agricole.







Gli accessi alla villa sono adornati da statue mitologiche in pietra di Vicenza. La suggestione dei luoghi è disturbata soltanto dal rumore della provinciale, a ricordare la lontananza tra il mondo agricolo e il mondo post industriale-tecnologico che su vari fronti tende a travolgere e cancellare inesorabilmente ciò che resta del primo.