Dal Segan al Pereo
Scendendo da via Segan a via Pereo, si attraversa un boschetto di robinie. Al centro di una valletta si incontra un pozzo, fatto di sassi, pietra e mattoni, armoniosamente inserito nell'ambiente naturale e in parte avvolto di Edera helix. Alla bellezza semplice del manufatto fa da contrappeso l'innaturalità del tubo di cemento, a pochi metri di distanza.
Il bosco è un ceduo di evidente trasformazione antropica, dove fanno capolino i primi fiori di stagione: violette e ranuncoli. Tra le viole si possono distinguere facilmente due specie: la Viola odorata, la classica viola profumata che può formare densi tappeti colorati, e la Viola alba, bianca e meno diffusa nei nostri boschi. Tra i ranuncoli brilla il giallo del Ranunculus ficaria che crsce in luoghi freschi e umidi.
Avvicinandosi a via Pereo scendendo dall'alto si incontra una bella tenuta, tutta coltivata ad olivi, su una superficie di almeno due ettari e mezzo. Probabilmente si tratta di una delle sistemazioni agrarie migliori del territorio arzignanese, e pare quasi di trovarsi improvvisamente in Umbria o Toscana, in una piantagione d'ulivi.
1 Comments:
Bravo Davide
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