mercoledì, febbraio 21, 2007

Fossi di Tezze

L'area denominata "Fossi di Tezze" si trova in prossimità del ponte delle Tezze sul Guà, a ovest di via Restena, tra la strada e il colle che di lì sale verso Castello.
Si tratta per me di una sorpresa perchè non conoscevo la bellezza di questi luoghi, caratterizzati dall'alternarsi di prati e fossati circondati da filari di Ontano nero, con il caratteristico portamento che soprattutto d'inverno richiama il portamento piramidale degli abeti e dei larici e il fogliame verde scuro che rinfresca d'ombra le rive.
I fossati hanno da tempo richiamato l'attenzione per la loro importanza naturalistica, ospitando numerose specie di anfibi, rettili e uccelli.
L'Azienda Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale del Veneto (Arpav) ha pubblicato nel 2004 il CENSIMENTO DELLE AREE NATURALI "MINORI" DELLA REGIONE VENETO. La pubblicazione cita e definisce i confini di due aree in comune di Arzignano: i "Fossi di Tezze" e le "Rotte del Guà".



La superficie dei "Fossi di Tezze" interessa complessivamente 162 ettari, con un'altitudine media di 108 metri sul livello del mare. Si sviluppa su un'area agricola ricca di fossati, delimitata dai torrenti Carlette e Restena.

La flora annovera specie tipiche delle zone umide: Cannuccia di palude (Phragmites australis), Lisca maggiore (Typha latifolia), Carici (Carex sp.), Giunchi (Juncus sp.), Ranuncolo acquatico (Ranunculus aquatilis), Gamberaja (Callitriche sp.), Erba trinità (Hepatica nobilis), Anemone bianca (Anemone nemorosa), Primula comune (Primula vulgaris), Viole (Viola sp. pl.), Elleboro verde (Helleborus viridis), Polmonaria maggiore (Pulmonaria officinalis), Pervinca minore (Vinca minor).
Le siepi sono costituite da Biancospino comune (Crataegus monogyna), Fusaria comune (Euonymus europaeus), Corniolo sanguinello (Cornus sanguinea), Farnia (Quercus robur), Platano comune (Platanus hybrida), Ontano comune (Alnus glutinosa), Acero oppio (Acer campestre), Olmo comune (Ulmus minor).

Sono presenti numerosi anfibi tra cui: Rana verde (Rana esculenta), Raganella italica (Hyla intermedia), Rospo smeraldino (Bufo viridis), Rospo comune (Bufo bufo), Rana agile (Rana dalmatina), Tritone punteggiato (Triturus vulgaris) e crestato (Triturus carnifex), Salamandra pezzata (Salamandra salmandra). Tra i rettili : Biacco (Coluber viridiflavus), Saettone (Elaphe longissima), Natrice dal collare (Natrix natrix) e tassellata (Natrix tessellata). Tra gli uccelli si può osservare la Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) e il Martin pescatore (Alcedo atthis). Tra i mammiferi interessante è la presenza di: Volpe (Vulpes vulpes), Donnola (Mustela nivalis), Faina (Martes foina) e Tasso (Meles meles), con l'avvistamento nell'ultimo anno di numerosi Scoiattoli (Sciurus vulgaris).


I prati si stendono sulla pianura di tipo alluvionale e si presentano rigogliosi e regolarmente concimati, capaci di offrire cibo e riparo per numerose specie di uccelli migratori. Anche per questo motivo l'area è stata considerata una "Stepping stone" nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Vicenza, un'area cioè nella quale gli animali e i vegetali possono vivere, riprodursi e spostarsi con facilità, un'area in cui la provincia si propone di porre in essere interventi di tutela e miglioramento delle funzioni ecologiche e paesaggistiche. I "Fossi di Tezze" sono collocati accanto all'area della "Rotte del Guà" e in continuità con esse e più anord con il "Bosco di Costalta" e i "Bojoni di Restena" costituiscono un'area continua e ininterrotta di pregio naturalistico e ambientale certamente da tutelare.




Tra le pubblicazioni che citano l'area ci sono:

• CENSIMENTO DELLE AREE NATURALI "MINORI" DELLA REGIONE VENETO, ed Arpav
• AA.VV., 1994 - Atlante degli uccelli nidificanti nella Provincia di Vicenza. - Gruppo Vicentino di Studi Ornitologici "NISORIA". Edito da Gilberto Padovan.