martedì, settembre 05, 2006

Valle del Brolo (detta anche Val del Borlo o Valle dei Prianti)

San Bortolo, prima di salire sulle colline più a ovest, presenta due vallette assai ricche di vita animale e vegetale: le valli del Pereo, vicino al confine con Montorso nei pressi dell'antica chiesetta di San Marcello, e la valle del Brolo (detta anche Val del Borlo o Valle dei Prianti), che dal campo da calcio comunale sale diritta a ovest verso la collina, poco lontano dal vecchio campanile di San Bortolo.



Il paesaggio è assai suggestivo, reso vario dalla presenza di prati, formazioni lineari di gelso, farnia, ontano, robinia, olmo, acero e platano che costeggiano il corso del Brolo, alberi sparsi di noce e ciliegio, primi lembi di bosco che da qui salgono ininterrotti lungo tutta la dorsale delle colline. Singolare è certamente anche la zona umida popolata di carici e ricchissima di entomofauna, collocata tra il prato e la valletta, poco prima di giungere ad una splendida e inattesa cascatella. Si tratta di un piccolo salto del corso d'acqua, scavato nella tipica roccia scura vulcanica, dove il ruscello crea una suggestiva e spumeggiante cascatella.



Il corso d'acqua è ricchissimo di flora e di fauna, impreziosito dalla presenza di anfibi e rettili, il famoso gamberetto d'acqua doce (Austropotamobius pallipes italicus), la Rana temporaria, la salamandra europea, il rospo comune, la natrice dal collare, ma anche donnola, faina, volpe, scoiattolo, toporagno, e tra gli insetti la farfalla Callimorpha quadripunctata , il grande Lucanus cervus , il cerambice delle querce (Cerambix cerdo) per ricordarne soltanto alcuni tra gli innumerevoli incontri che si possono fare nello stupore dei luoghi.



Mi ha accompagnato in questa prima escursione sulle colline ad ovest di Arzignano Giamprimo Molinaro, guida naturalistica nativa di San Bortolo, che potrebbe intrattenere grandi e piccoli per ore ad illustrare le numerose specie che abitano questi luoghi. Non siamo lontani dal centro di San Bortolo e seppur vicini alle abitazioni l'alternanza di boschetti, di prati, di zone umide e fresche porta una grande varietà di microhabitat capaci di ospitare una grandissima varietà di animali e di insetti. Senz'altro l'area si presta a divenire un asse di collegamento per la formazione del corridoio ecologico collinare che corre lungo la dorsale delle colline tra le valli dell'Agno e dell'Alpone.